La politica delle collaborazioni internazionali e delle licenze è sempre stato un valore che ha caratterizzato la linea imprenditoriale della Mupi, dimostrando grande visione strategica. Non solo per quanto riguarda le licenze dei prodotti audiovisivi con gli accordi, per esempio, con la Sacis di Roma, ma anche per i giocattoli più tradizionali.
Tra questi, è importante innanzitutto ricordare la collaborazione con l’inglese Kiddicraft per produrre in Italia la loro linea di giocattoli per la prima infanzia. Molti degli articoli erano in produzione dagli anni Quaranta: Triangoli, Sonaglio, Globo magico, Dondolino, Barattoliere, Barilotti e altri.
Aveva raccolto un enorme successo il Caterpillar, cioè il bruco, e il Trenomobile: ma anche gli altri prodotti si vendevano molto bene. I pupazzetti arrivavano direttamente dall’Inghilterra (Elicottero, Allegretti, Battello, Safari eccetera) mentre le parti più grandi venivano stampate in Italia nello stabilimento della Mupi. Questa si rivelò, a detta dei dirigenti Mupi di allora, “una bella collaborazione”.
Una cosa curiosa: Kiddicraft aveva realizzato e brevettato i primi mattoncini di plastica ad incastro (tipo Lego per intenderci) nel 1947. Lego uscì con lo stesso prodotto nel 1953 e, dopo alcuni anni di produzione “parallela”, giunsero a un accordo di produzione e, solo successivamente, all’acquisto dei diritti sul brevetto nel 1981 direttamente dagli eredi dell’inventore.
Ma c’è però stata solo Kiddicraft tale aziende che hanno accompagnato Mupi nella sua importante storia: altri accordi commerciali per la distribuzione in Italia furono siglati con la Corgi (auto modelli), con la Crayola (pastelli e simili) e con Petite (macchine per scrivere giocattolo).
In particolare, queste aziende furono contattate perché facevano parte del gruppo Mettoy che, al tempo, aveva la licenza per il V35 nel Regno Unito. Mupi si sarebbe occupata della sola distribuzione, in quanto ottimi prodotti.
In particolare, per quanto riguarda Petite, le macchine per scrivere erano abbastanza complicate a livello di meccanismi e, oltre a queste, producevano anche un giradischi stereo.
La collaborazione con Crayola durò invece solo un paio d’anni: arrivarono anch’essi tramite Mettoy (le due aziende erano in ottimi rapporti) e fu tentata una collaborazione. Ma la Crayola era troppo grande per le dimensioni della Mupi e il rapporto si concluse abbastanza rapidamente.