Gulp Projector nasce come versione più economica del proiettore Diavedo, costruttivamente più complesso e quindi più costoso. Progettato da Sandro Sposimo, Gulp permette di proiettare delle immagini impresse su speciali strisce che vengono inserite e fatte scorrere lateralmente. Una fessura posizionata sulla parte superiore permette invece di inserire e proiettare le classiche diapositive. Lo schermo è riprodotto sul retro della scatola.
Di dimensioni contenute, misura 17 cm di lunghezza e circa sei di larghezza e altezza, per proiettare le immagine sfrutta una lente posizionata all’interno dell’obiettivo e una lampadina da 4,5V alimentata da quattro pile da 1,5V (i conti non tornano ma così funziona e così è indicato anche sulle istruzioni interne).
Gulp era venduto insieme alle caratteristiche strisce di pellicola semi rigida, con impresse le vignette da proiettare in sequenza e che raccontavano simpatiche avventure.
Successivamente esce sul mercato Super Gulp, la versione aggiornata del proiettore, fornito con un piccolo schermo e i suoi due piedini, sul quale proiettare le immagini. Questa volta realizzato con plastiche di colore giallo e rosso, viene commercializzato con le immagini tratte dalla serie televisiva Sandokan, brand con il quale l’azienda ha stretto oramai una partnership molto importante. Le strisce sono questa volta riprodotte su pellicola più leggera, arrotolate all’interno della loro custodia in cartone.